“Non ci lasciamo condizionare da ciò che, secondo alcuni, si può o non si può realizzare. Qui sviluppiamo idee e progetti che per altri sembrano impossibili, al fine di creare sempre qualcosa di nuovo e mai visto prima”.
Ricerca e Sviluppo, in Mattei, è il luogo dove avviene la magia, ciò che permette a un'azienda di proprietà familiare, ma con vocazione internazionale, di competere con i più grandi colossi del settore dell'aria compressa.
“In Mattei quando si parla di R&D andiamo ben oltre la semplice struttura organizzativa – chiarisce Stefano Murgia, responsabile tecnico di Mattei – ma parliamo di una vera e propria filosofia di lavoro. Qui ci occupiamo dello sviluppo prodotto e della ricerca sulle nuove tecnologie. Il nostro punto forte? Non ci facciamo condizionare da ciò che, secondo gli altri, si può o non si può fare: noi sviluppiamo idee, ci concentriamo su ciò che riteniamo utile per il gruppo e troviamo un modo di realizzarlo. Lasciamo fluire idee e progetti che per alcuni sembrano impossibili e proviamo a trasformarli in realtà: un approccio che ci ha portato a sviluppare dieci brevetti in 5 anni, anche grazie alla fiducia e alla lungimiranza della proprietà, che punta sempre alla creazione di qualcosa di mai visto prima”.
Un lavoro serrato alla cui base ci sono il confronto e la collaborazione: “Siamo una squadra – afferma Ida Costanzo, innovation manager nell'area tecnica – dove tutti sono spronati a guardare oltre, sfruttando la multidisciplinarietà di un team che fonde sapientemente l'attività di officina allo studio teorico. È questa la nostra forza rispetto agli altri big player: ognuno di noi conta ma è la somma delle nostre idee ed esperienze a creare i presupposti per il successo”.
Ma come nasce l'innovazione? “Purtroppo non esiste una ricetta, ogni volta la preparazione è diversa. È un po' come per le caravelle di Colombo: a volte partiamo da un punto A con l'idea di arrivare a un punto B, salvo poi scoprire in fase di sviluppo che il risultato migliore risiede nel punto C. La tecnologia a palette sviluppata da Mattei è molto solida, ed è proprio la solidità di queste fondamenta a permetterci di costruire sempre di più, apportando di volta in volta miglioramenti sempre più significativi, soprattutto dal punto di vista delle prestazioni”.
Il nuovo compressore RVXi è il risultato di questo approccio del corretto bilanciamento tra innovazione tecnologica e standardizzazione. Nei nuovi compressori la tecnologia Xtreme, innovativo sistema di iniezione brevettato Mattei, è stata armonizzata con l’impiego di ulteriori soluzioni tecnologiche volte al miglioramento delle prestazioni e la sostenibilità del prodotto: un esempio tra tutti è il nuovo controllore Maestro XC dotato di una logica avanzata di controllo della temperatura operativa della macchina.
Lo sviluppo prodotto Mattei può contare anche su una intensa collaborazione con le università, a partire dal Politecnico di Milano: “Io ne sono l'esempio vivente – spiega Ida Costanzo -. Collaboriamo molto con le università e ciò si traduce anche in tirocini e tesisti che vengono da noi per fare la prima esperienza lavorativa. Ho fatto anch'io questo percorso arrivando qui per svolgere la mia tesi di laurea magistrale in ingegneria energetica nel 2015. La partecipazione di tanti giovani arricchisce tutto il team perché si tratta di persone entusiaste, con tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco”.
Una fucina di innovazioni dove la creatività incontra una ferrea organizzazione del lavoro: “Lavoriamo per obiettivi – precisa il responsabile tecnico di Mattei – coinvolgendo tutte le risorse nel successo del team. Organizziamo il nostro lavoro in modo molto preciso quantificando, per ogni attività, la corretta allocazione delle risorse. Questo ci aiuta a focalizzarci meglio, evitando distrazioni per migliorarci costantemente”.
Focus sempre presente è la ricerca di sostenibilità, core business quando si parla di Mattei: “lavoriamo principalmente su due aspetti – aggiunge Ida Costanzo - performance ed ecocompatibilità. Il nostro obiettivo è quello di ridurre costantemente l'impatto ambientale delle nostre macchine, a partire dal processo di compressione e fino alla scelta dei materiali, perché ogni cosa può fare la differenza, quindi sappiamo che non possiamo trascurare nulla”.
Settembre 2021
