Così in Mattei abbiamo affrontato il Covid–19: consapevoli dell’importanza che la sicurezza
delle persone era il bene prioritario, ma anche mettendo a punto modalità operative che ci
permettessero di non far mancare il nostro apporto al mercato.
Essendo un’azienda con sedi in tutto il mondo, si è trattato di una sfida notevole. Il Covid–19
ha infatti colpito prima in Cina, costringendoci a chiudere per due mesi la nostra filiale e
a misurarci con i problemi di approvvigionamento della supply–chain. Poi in Italia, dove abbiamo dovuto attuare il lock–down fortunatamente solo per due settimane, dal momento che i nostri compressori vengono impiegati in filiere di prima necessità, come l’alimentare e il farmaceutico. Infine, da maggio, si è abbattuto con inaudita violenza negli Stati Uniti, mettendo in grossa difficoltà la nostra filiale. Ma, grazie alla collaborazione di tutti, ce l’abbiamo fatta.
Abbiamo immediatamente applicato le direttive in tema di sicurezza e introdotto tutte le
prescrizioni imposte per tutelare la salute dei nostri dipendenti. Abbiamo attuato ovunque
possibile lo smart–working. Abbiamo varato nuove modalità di distanziamento sia nei
meeting che in produzione. Abbiamo promosso nuove forme di comunicazione con il
mercato, affiancando ad una intensa attività sui canali social i webinar, registrando un
grande successo in termini di partecipazione.
Siamo riusciti a creare un ambiente sicuro per i nostri dipendenti e i risultati di questi
ultimi mesi – dalla crescita di ordinativi all’aumento di richieste di applicazioni speciali –
rappresentano un importante segnale di ripresa.
Tratto dal Vane Magazine n.17, gennaio 2021
