MATTEI:L'INNOVAZIONE DALLA TEORIA ALLA PRATICA

Upgrading su compressori già istallati per migliorare performance e Life Cycle Cost

Da dove nasce l’innovazione? Dalla necessità, che “aguzza l’ingegno”, e dalle attività di ricerca e sviluppo. Certamente, ma ancora prima nasce dal desiderio di migliorare le performance, di processo o di prodotto. L’innovazione è intimamente connessa alla natura dell’imprenditore e all’organizzazione aziendale, come suggeriva già Joseph Schumpeter.

 In Mattei Group lo sanno bene: la divisione innovazione è sempre alla ricerca di soluzioni innovative radicali, ma anche di soluzioni di miglioramento da realizzare su macchine Mattei già attive e performanti, tanto da diventare un vero e proprio modello per altri interventi simili.

Innovazione incrementale di prodotto da un lato e di processo dall’altro: una sfida doppia per le risorse e i talenti di Mattei Group ben rappresentata dell’intervento svolto sui compressori (serie RVM) istallati a bordo delle carrozze di People Mover automatizzati che trasportano i viaggiatori dal Concourse D al Terminal 1 dell’aeroporto internazionale di Dubai.

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“Si è trattato di un intervento che ha coinvolto un cliente di MTE (Mattei Transit Engineering, azienda del gruppo con sede a Baltimora) e i team engineering di MTE e MCO (Mattei Corporate, con sede centrale in Italia) - spiega l’ing. Ida Costanzo, responsabile Innovazione di Mattei e project manager di questo specifico progetto – Il nostro obiettivo era migliorare il Life Cycle Cost e la performance dei compressori installati a bordo dei veicoli ferroviari”.

Mattei ha una lunga esperienza nel settore transit e ferroviario e offre soluzioni personalizzate per ogni tipo di mezzo di trasporto dal tram alla metro, dai treni pendolari alle navette passeggeri automatiche, dalle locomotive tradizionali alle locomotive ibride, passando per le locomotive di manovra, i treni ad alta velocità e i sistemi per applicazioni su rotaia.

Il progetto “Dubai” è un progetto ambizioso, nato su proposta di Mattei al proprio cliente, Alstom, il gruppo francese leader mondiale della mobilità sostenibile e principale produttore di treni e infrastrutture, a dimostrazione della cura che il gruppo riserva ai clienti e della credibilità dell’azienda che offre un servizio post vendita altamente qualificato, in grado non solo di rispondere a richieste di supporto, ma di proporre interventi migliorativi.

L’intervento ha messo in luce anche la rilevanza della partnership tra Mattei e la multinazionale francese che va oltre il semplice rapporto fornitore/cliente. L’azienda di Vimodrone da oltre 10 anni è tra i fornitori del colosso francese e contribuisce con la qualità dei propri compressori al successo delle soluzioni di trasporto Alstom, performanti, sostenibili e green.

L’intero progetto è durato diversi mesi, da settembre 2020 a maggio 2021, e si è articolato in 12 milestones che hanno visto coinvolti i team di ingegneria Usa ed Italia ed il cliente stesso: “Gli step sono stati coordinati con il responsabile del team Usa, Tony Murgia, che ha avuto il ruolo di supervisore tecnico ed interfaccia con il cliente finale; la progettazione dell’upgrade è stata ideata dal nostro team su due macchine inviateci da Dubai – spiega Costanzo - Una volta completate le migliorie e testati i risultati, le macchine sono state rispedite nel luogo di provenienza e validate anche dal Cliente. Solo a questo punto abbiamo realizzato il kit per l’upgrade e inviato un tecnico specializzato a compiere l’intervento sull’intera flotta di compressori”.

L’upgrade ha riguardato i compressori RVM ed ha previsto i seguenti interventi: sostituzione del lubrificante con un nuovo prodotto più performante, introduzione di un sistema di controllo dei flussi per evitare la creazione di condensa, introduzione di un sensore di pressione che consenta di attivare il compressore quando è necessario, conseguente riprogettazione dell’intera architettura elettronica.

Una delle principali novità introdotte consiste nella implementazione di un sistema di controllo che permetta di “spegnere” il compressore quando la sua attività non è richiesta e di avviarlo solo quando c’è necessità di aria compressa. Questo intervento ha permesso di “allungare la vitadel compressore stesso che, lavorando solo quando necessario, vivrà più a lungo garantendo una migliore performance. Tale intervento ha un impatto positivo diretto sul Life Cycle Cost dei compressori rendendoli più green: attivandosi solo quando è necessario, viene ottimizzato l’utilizzo dell’energia, con un conseguente beneficio per il cliente” spiega Costanzo.

Il progetto presentava diverse complessità: in primo luogo la localizzazione di mezzi su cui intervenire che ha reso necessario la loro spedizione in Italia, in secondo luogo il settore di applicazione, quello ferroviario, che ha stand qualitativi molto dettagliati e molto alti, sia per quanto riguarda i materiali impiegati, dai cavi ai materiali elettronici, sia per le normative vigenti. Inoltre il progetto richiedeva la necessità di stabilire una procedura che consentisse al cliente di testare e validare i risultati per continuare a rispettare le norme di sicurezza previste.

Si è trattato di una vera sfida – commenta Costanzo – che ci ha permesso di applicare alcune innovazioni che avevamo progettato, di stabilire un rapporto ancor più stretto con il team Usa, grazie anche agli stand up meeting giornalieri, e di modellizzare una procedura che coinvolge anche il cliente nella fase di validazione, uno strumento che sarà possibile utilizzare anche in altre occasioni”.

L’upgrading ha dunque ottenuto risultati operativi di grande utilità per il cliente finale, compressori più sostenibili, performanti e durevoli, e per l’azienda rinsaldando i legami interni tra team di ingegnerizzazione e realizzando un modello procedurale di validazione che ha coinvolto come parte attiva anche il cliente, trasformando il rapporto fornitore cliente in una vera partnership.

 

Vane Magazine 20, luglio 2022

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